giovedì 26 giugno 2008

permesso di soggiorno e filiazione naturale

Voglio, con un esempio tratto dalla pratica (la realtà supera sempre la fantasia!), spiegarvi come, oggi in Italia, sia facile ottenere un permesso di soggiorno, riconoscendo un figlio naturale.
Tizia, cittadina italiana ( pregiudicata) è sposata con Caio, cittadino italiano, ( pregiudicato). Tizia e Caio navigano in cattive acque e litigano il pranzo con la cena. Si trovano vicini al collasso economico. Tizia non lavora e Caio effettua lavori saltuari. Sempronio è un cittadino extracomunitario con una espulsione da eseguire. Sempronio lavora ed ha qualche risparmio. Tizia rimane incinta da Caio, suo marito. Perchè non approfittare della situazione? Ecco che si accende una lampadina. Tizia riceve 10,000 euro da Sempronio ed entrambi riconoscono il bambino nato da Tizia. Tizia guadagna una notevole cifra e Sempronio ottiene la revoca dell'espulsione, in quanto PADRE di cittadino Italiano ( il bambino nato da Tizia è cittadino italiano) ed un permesso di soggiorno. Tutti vivono felici e contenti dopo avere violato la legge.
Come è possibile arrivare a tale grottesca situazione?
Se il figlio nato dal matrimonio tra Tizia e Caio fosse considerato dalla Legge figlio LEGITTIMO, Sempronio non potrebbe riconoscerlo naturalmente. Tuttavia, secondo una giurisprudenza costante, la presunzione di paternità di Caio non opera automaticamente per il semplice fatto che Tizia abbia avuto un figlio in un momento tale da far presumere il concepimento durante il matrimonio, ma occorre anche che la nascita sia stata denunciata all'Ufficio dello Stato Civile come nascita da unione legittima. Se invece la nascita non viene denunciata, o il figlio viene iscritto sotto falsi nomi, o come nato da madre ignota, o come nel nostro caso pratico, come figlio naturale della madre, la presunzione di paternità del marito non opera.
Quindi la presunzione di paternità del marito non opera automaticamente per effetto della nascita e l'iscrizione del figlio come figlio naturale non costituisce alterazione di stato; non vi è l'onere di esercitare l'azione giudiziaria di disconoscimento della paternità ed è subito possibile e valido il riconoscimento da parte del padre naturale ( nel nostro caso Sempronio).

1 commento:

Unknown ha detto...

riporto per esteso la parte centrale del comma 5bis:

chiunque a titolo oneroso, al fine di trarre ingiusto profitto, da' alloggio ad uno straniero, privo di titolo di soggiorno in un immobile di cui abbia disponibilita',ovvero lo cede allo stesso, anche in locazione, e' punito..

Il comma include anche il "dare alloggio",nell'immobile di cui si ha disponibilità (il conduttore ha la disponibilità?), Pertanto
chi ospita, senza compenso, un amico parente, conoscente irregolare, non commette reato. Diverso potrebbe essere il caso di chi, per esempio, cede un posto letto, dietro compenso, ma al nero: Bisogna dimostrare il titolo oneroso della cessione.