venerdì 27 luglio 2007

il mare è patrimonio di tutti i cittadini e non proprietà esclusiva di pochi.

Da alcuni giorni è guerra aperta tra gestori degli stabilimenti balneari e bagnanti che utilizzano le spiagge private. La materia del contendere riguarda i cinuque metri della battigia, che, per legge, appartiene al demanio pubblico. I bagnanti ( non clienti degli stabilimenti) chiedono di utilizzare quei cinque metri ( che sono di tutti) per asciugarsi dopo un tuffo e per lasciare i vestiti. I gestori insorgono adducendo pretestuose ragioni di sicurezza ( la battigia deve restare sgombra da sedie ed ombrelloni e può ospitare solo il trespolo del bagnino e la barca di salvataggio). Come comportarsi per far valere i propri diritti?
Sul sito www.verdi.it potete scaricare il manuale di autodifesa del bagnante, una sorta di Magna Charta dei dirtti del bagnante.

1 commento:

ignipott ha detto...

...ignipott passa e saluta...

ignipott.blogspot.com