sabato 2 febbraio 2008

DIRE "SELVAGGIO" ad un immigrato è un reato aggravato dalla finalità di discriminazione razziale

E' reato, con l'aggravante della discriminazione razziale, dare del 'selvaggio' a un extracomunitario, aggredendolo anche solo verbalmente per strada. Non solo. Il processo si fa anche se lo straniero non ha denunciato l'accaduto o se ha ritirato la querela, perchè il reato va perseguito d'ufficio. E' quanto si evince dalla sentenza 5302 depositata oggi dalla Corte di Cassazione. Bersaglio dell'ira di una signora di ottant'anni è stato un giovane africano al quale, per le vie di Fermo, l'arzilla nonnina aveva detto: "Questi marocchini fanno quello che gli pare... Siete dei selvaggi". In un primo momento lui l'aveva denunciata, poi aveva ritirato la querela. Così il giudice di pace marchigiano aveva emesso un non luogo a procedere nei confronti della ottuagenaria. Contro questa decisione la Procura di Ancona ha fatto ricorso in Cassazione. La V sezione penale lo ha accolto ritenendo che lo sproloquio e l'aggressione fossero aggravate "dalla finalità di discriminazione razziale, emergenti dalle connotazione stesse della condotta descritta nei capi d'accusa". Ora il caso è stato riaperto e sarà il Tribunale a decidere la pena da comminare alla nonna.

Attenzione nonnine: se siete al mercato, in coda davanti al fruttivendolo, con la vostra borsa della spesa e qualcuno cerca di fare il furbo e vi passa avanti non rispettando la fila, guai ad apostrofarlo con qualche parolina di troppo. Può costarvi molto caro. E con la magra pensione che ricevete non è proprio il caso. Soprattutto non dategli del selvaggio! Potrebbero contestarvi l'aggravante della finalità di discriminazione razziale. Fatelo passare avanti e tenete la bocca chiusa! Non rispettare la fila non è reato!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Good post.